La fronte principale, come in origine, fornita di tre porte d'ingresso, presenta vari abbellimenti: tutte le finestre di piano, di forma quadrata, sono sormontate da elementi in cotto che nell'aspetto richiamano le bifore sulle torri, mentre sempre in laterizio, sono una cornice marcapiano ed alcuni stemmi di famiglie nobili legati agli Spinola.
L'ingresso principale, con arco a sesto acuto, dotato di due ordini di cornici che riproducono plasticamente immagini floreali e colonne con capitello corinzio, riporta la scritta “Castelluccio Palusse“.
Sui pomelli del portone, recentemente restaurato, è inciso il nome di Pilade Mazza, che come precedentemente ricordato seguì gli Spinola nella proprietà della villa.
Dal portone, sormontato da un'ampia finestra trifora, ci si immette nella sontuosa stanza d'ingresso, oggi adibita ad hall, nella quale si trova la stupenda scalinata di cotto ridipinta in smalto avorio che porta fino al secondo piano.
Dal portone di destra, invece, si entra nella stanza dei salotti, ridenominata Stanza dello Zodiaco in virtù degli interventi pittorici che sono stati commissionati al maestro Mario Marco Marroni, noto artista locale, a cui si devono tutti gli altri interventi pittorici e il suggestivo affresco nei salotti stessi, dove si può ammirare uno scorcio del paese di Città della Pieve secondo la tecnica del trompe l'oeuil.
Dal portone di sinistra si accede, attraverso piccole camere adibite a passaggio alla sala da colazione, le cui pareti e soffitto, sapientemente restaurati, presentano decorazioni che riproducono finti legni.
Ai quattro angoli della camera da colazione sono collocati, inoltre, delle vaschette, simili a delle acquesantiere, recanti la scritta Palusse che probabilmente in origine fungevano da distributori di vino.
Tutte le porte e gli infissi sono originali ed alcune finestre sono dotate di vetri colorati.